L’arte e la Natura.
Alcuni studiosi sostengono che una relazione intima con la Natura, specialmente durante l’infanzia, sia indispensabile per instaurare legami significativi e generare sentimenti positivi nei confronti dell’ambiente naturale, oltre ad essere essenziale per lo sviluppo armonioso della personalità. Infatti, la perdita di contatto con il mondo naturale, tipica della nostra epoca moderna, può causare seri danni allo sviluppo psico-fisico dei bambini, impoverendone le capacità sensoriali, rendendo meno efficace il pensiero e inaridendone la spiritualità . Nella specie umana l’istinto a relazionarsi con il mondo naturale è stato da sempre presente, un sentimento innato. Questo istinto è stato chiamato biofilia (Wilson, 1984). La biofilia è «l’innata tendenza a concentrare l’attenzione sulle forme di vita e su tutto ciò che le ricorda, e in alcuni casi ad affiliarsi con esse emotivamente».
La Biofilia è una scienza che studia l'attrazione naturale dell'uomo per la natura, il senso di benessere che si prova nei paesaggi naturali e a contatto con la flora e la fauna. Questo perché nella natura, soprattutto nei boschi o in riva al mare, possiamo respirare particolari elementi che migliorano il nostro benessere sia fisico che psichico e venire a contatto con altre forme di vita affascinanti. Erich Fromm, psicoterapeuta e filosofo vissuto all'inizio del 1900, definiva la Biofilia l'attrazione e l'amore dell’uomo nei confronti della natura, per tutto ciò che è vivo. Il termine “biofilia” deriva dal greco e significa letteralmente “amore per la vita”.
Il biologo evoluzionista statunitense Edward O. Wilson, professore universitario ad Harvard, riprese successivamente il concetto e formulò l’ipotesi scientifica della biofilia, che rileva empiricamente nell'essere umano “l'innata tendenza a concentrare la nostra attenzione sulle forme di vita e su tutto ciò che le ricorda e, in alcune circostanze, ad affiliarvisi emotivamente”.
L'istinto biofilico troverebbe quindi espressione nella fascinazione, cioè la capacità di lasciarsi attrarre e affascinare dai contesti naturali, e nell'empatia asimmetrica, cioè la capacità di partecipare emotivamente alla nascita e crescita delle diverse forme di vita e alla magnificenza della natura. Si tratta quindi di riscoprire il nostro antico e ancestrale legame con la natura, risultato di un processo evolutivo di milioni di anni. L’uomo proviene dalla natura, ed è al suo interno e in interazione con essa che si è evoluto, integrato con tutte le altre forme di vita. Ed è in questa ottica che deve riscoprire nel mondo contemporaneo il suo ruolo e le proprie responsabilità.
Biofilia significa quindi un percorso esperienziale nella natura e nei luoghi selvaggi, alla ricerca della bellezza estetica naturale, in un percorso di libertà e benessere, sviluppando amore per tutte le creature.
Howard Gardner definisce l'Intelligenza Naturalistica come l'abilità di entrare in connessione profonda con gli tutti gli esseri viventi presenti in natura e di apprezzare l'effetto che questa relazione ha su di noi. Questa forma di intelligenza richiede un'abilità emotiva sviluppata per percepire gli organismi viventi come parte di un ecosistema complesso e globale, in cui noi siamo pienamente immersi, da cui dipendiamo e che possiamo modificare. Biofilia e intelligenza naturalistica possono essere visti come parte di un percorso educativo dove la biofilia è l'energia psichica ed emotiva che nutre la nostra relazione con il mondo naturale. L'intelligenza naturalistica è la piena realizzazione psichica delle potenzialità insite nelle attività di attenzione, rispetto, cura e preservazione del mondo naturale.
Negli ultimi anni gli studi della Biofilia hanno trovato un riscontro scientifico anche sul benessere indotto dall'inserimento di piante ed elementi naturali negli ambienti chiusi artificiali, dal complemento d'arredo, al design e all'arte.
Sempre maggiori estimatori nella comunità scientifica, oltre che tra designers, paesaggisti, artisti e architetti ricorrono ai principi della biofilia per strutturare gli ambienti secondo il restorative design. Studi scientifici mostrano i benefici positivi derivanti dall’interazione dell’uomo con la natura anche negli ambienti domestici e lavorativi: migliore produttività, livelli inferiori di stress, migliore apprendimento, riduzione delle malattie e persino migliori tassi di recupero dopo una malattia.
Nasce in questo modo il design biofilico restorativo [restore design] dove, ai principi dell’architettura, dell'arte e del design si uniscono degli elementi naturali, come ad esempio inserimento del verde in balconi e terrazze, giardini pensili, laghetti, acquari, cascate artificiali, suoni e profumi che richiamano la natura, materiali quali legno e pietre per simulare l'ambiente naturale. Negli ambienti chiusi cercare di massimizzare la luce del giorno, ottimizzare le vedute esterne sulla natura, impiegare materiali naturali e oggetti vivi, ad esempio inserendo le piante da interni abbinate a giochi d’acqua.
In questa ottica le opere astratte dell'artista Racconi desiderano ricreare nei nostri ambienti, un riferimento astratto ai paesaggi della campagna, dei boschi in montagna e del mondo marino, cercando di riprodurne attraverso i colori fotocatalitici, gli effetti benefici, salubri e rilassanti che riscontriamo passeggiando in contesti naturali. I colori naturali minerali fotocatalitici hanno infatti la proprietà, grazie all'azione della luce del sole, di sviluppare dei processi chimici dove l'aria ambientale viene purificata e sanificata. Nelle grandi metropoli quindi, dove il problema dell'inquinamento da smog, dalle polveri sottili e da sostanze nocive è sempre più diffuso e critico, l'Arte può assumere un ruolo molto diverso dal semplice complemento d'arredo, ma offrirci uno strumento per migliorare il nostro benessere personale sui luoghi di lavoro, a casa, negli ospedali, nelle scuole o in qualsiasi contesto abitativo dove la salute è vista come un bene primario da preservare e tutelare.